David Livingstone, il celebre esploratore scozzese, fu il
primo occidentale a visitare le cascate, il 17 novembre 1855 e diede loro il
nome dell'allora sovrana d'Inghilterra, la Regina Vittoria. Le cascate sono
note localmente con il nome di Mosi-oa-Tunya, espressione che significa il
fumo che tuona. Entrambi i nomi sono ufficialmente riconosciuti. Le cascate
si trovano circa ad un terzo del corso dello Zambesi, partendo dalla
sorgente. A monte delle cascate il fiume è costellato da numerose isolette
coperte di vegetazione, il cui numero aumenta avvicinandosi al fronte di
caduta. Le cascate sono causate da uno stretto dirupo, largo circa 120
metri, e la cui altezza varia dagli 80 metri sul lato destro (occidentale),
ai 105 metri nella parte centrale; circa il doppio delle cascate del
Niagara. La grande massa d'acqua, cadendo nel dirupo, genera una nebbia che
sale a oltre 1600
metri di altezza, ed è visibile da una distanza di 40 km.
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Le cascate fanno parte di due parchi nazionali, il Parco
nazionale Mosi-oa-Tunya in Zambia e il Parco nazionale delle Cascate
Vittoria in Zimbabwe. Subito dopo il Boiling Pot, la gola è attraversata da
un ponte, uno dei cinque ponti sul fiume Zambesi. Il ponte fu
completato nell'aprile del 1905 ed era inizialmente inteso come parte del
progetto di Cecil Rhodes per la costruzione di una ferrovia che collegasse
Città del Capo al Cairo, progetto che però non fu completato. Il ponte è
lungo 250 metri, e si trova a una altezza di 125 metri sul fiume
sottostante.
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